Piove sempre sul bagnato

PROGETTO IDROELETTRICO DI ROGUN, TAJIKISTAN
Con i suoi 10,1 milioni di abitanti, distribuiti su un’estensione di 143mila chilometri quadrati, il Tajikistan è il Paese più piccolo dell’Asia centrale. Negli ultimi anni ha registrato un trend di crescita molto positivo, con un forte incremento nel settore minerario (150%) e manifatturiero (23%). Un’inversione di tendenza cui ha considerevolmente contribuito un progetto infrastrutturale tra i più grandi del Paese: il Progetto idroelettrico di Rogun.
Una volta ultimata sarà la diga più alta del mondo, con i suoi 335 metri in rockfill e nucleo in materiale argilloso, posizionata sul fiume Vakhsh nel Distretto di Rogun, alimentata dalle imponenti masse d’acqua generate dalle nevi delle circostanti catene montuose dell’Asia centrale. Un immenso potenziale sfruttato a pieno grazie alla deviazione del fiume Vakhsh in due gallerie sotterranee, che permettono di tenere asciutte le fondamenta della diga.
Con questo progetto, il Tagikistan raddoppierà la propria produzione energetica, grazie ad una potenza installata pari a 3.600 MW, l’equivalente di 3 reattori nucleari. Ma il primato qui era già di casa. Sapete infatti qual era la precedente diga più alta del mondo? La diga di Nurek, completata nel 1980, alta 300 metri circa. Che dire, l’acqua qui vale oro.

L'OPERA E LA TECNICA
TIPOLOGIA DIGA: ROCKFILL E IL NUCLEO IN MATERIALE ARGILLOSO
M LUNGHEZZA
M ALTEZZA
MILIONI DI M3 VOLUME
MW POTENZA INSTALLATA
OJSC "Rogun HPP" Open Joint-Stock Company
LOTTO 2 Gruppo Webuild
La diga del Progetto idroelettrico di Rogun è in rockfill con nucleo in materiale argilloso. Avrà un volume complessivo di circa 80 milioni di m3 con una lunghezza in cresta di 800 m. Una volta ultimato il progetto, la produzione energetica sarà garantita da 6 Turbine Francis da 600 MW ciascuna.

APPROFONDIMENTI CULTURALI


La forza dell’idroelettrico
L’enorme potenziale energetico della diga realizzata nell’ambito del Progetto idroelettrico di Rogun permetterà al Tajikistan (terza nazione al mondo per altitudine media dopo Bhutan e Nepal con i suoi 3.186 metri sul livello del mare) di diventare un punto di riferimento nel settore, raddoppiando l’attuale produzione nazionale e riducendo le carenze di fornitura elettrica che si verificano regolarmente nel periodo invernale, quando buona parte dei corsi d’acqua sono ghiacciati o registrano portate minime. L’energia prodotta contribuirà anche alla crescita della produzione industriale (oggi il 60% della popolazione è ancora occupato nel settore agricolo), nonché all’esportazione verso i paesi confinanti, quali il Kirghizistan, l’Afghanistan e il Pakistan, che hanno già annunciato l’intenzione di acquistare parte dell’energia prodotta dalla diga, iniziando processi di ammodernamento dei collegamenti distributivi tra i paesi.
La creazione di questo impianto permetterà inoltre di potenziare il già rilevante settore idroelettrico nel paese: le fonti rinnovabili rappresentano il 38,75% dell’energia consumata a livello nazionale, con la percentuale più alta della regione caucasica, dove in media predominano i combustibili fossili. In particolare, l’idroelettrico è la principale fonte di energia (con una percentuale del 62%) e di elettricità nazionale (con una percentuale del 90%) e il potenziamento di questo comparto permetterà di diminuire le emissioni di CO2 di approssimativamente 150 mila tonnellate annue.