Un fiume che sprizza energia da tutti i pori

DIGA DI GARAFIRI, GUINEA
Dal cuore della Repubblica di Guinea nasce il fiume Konkouré, che scorre lungo il confine tra le regioni Kindia e Mamou e che dopo un percorso di circa 330 chilometri si tuffa nell’Oceano Atlantico poco più a nord della città di Conakry, capitale della Guinea. Attraversato da numerose rapide e cascate, è una vera manna per la produzione di energia idroelettrica del Paese, soprattutto grazie alla Diga di Garafiri. Progettata verso la metà degli anni Ottanta e realizzata alla fine del decennio successivo, nel 1996-99, è una diga zonata in terra con un coronamento lungo 725 metri e una capacità di 1,6 milioni di metri cubi d’acqua e di 6.000 MW di energia.
Tra le attività produttive legate al fiume Konkouré e supportate dalla diga vi è l’industria di bauxite, roccia sedimentaria che costituisce la principale fonte per la produzione di alluminio. La diga, entrata in funzione nel 2000, ha contribuito inoltre all’apporto elettrico domestico di una nazione dove ancora nel 2013 l’energia elettrica era accessibile a poco più del 34% della popolazione e in alcuni casi per non più di dodici ore al giorno. Un passo importante in un Paese che ha enormi potenzialità agricole e che è il più ricco dell’Africa Occidentale in termini di risorse minerarie, secondo produttore al mondo di bauxite (con il 30% delle riserve mondiali), oltre a enormi riserve di ferro, oro e diamanti.

L'OPERA E LA TECNICA
M LUNGHEZZA IN CRESTA
M ALTEZZA MASSIMA
M3 VOLUME
M3 VOLUME INVASO
METRI3 SCAVI A CIELO APERTO
M3 SCAVI IN SOTTERRANEO
M³ VOLUME OPERE IN C.A.
ENELEGUI
Salini Costruttori, oggi Gruppo Webuild
I lavori per la realizzazione della diga di Garafiri sono stati affidati a Salini Costruttori, oggi Gruppo Webuild. Il progetto dell’impianto era iniziato già nel 1984 ma solo grazie all’intervento di fondi esteri, che hanno affiancato il governo locale, è stato possibile intraprendere i primi lavori di scavo, circa dieci anni dopo.

APPROFONDIMENTI CULTURALI


Garafiri, espoir pur la Guinée

Qui vince l’energia rinnovabile
La Guinea, confinante con il Senegal, il Mali e la Sierra Leone, è una Nazione caratterizzata da una conformazione geografica e climatica piuttosto varia, con il massiccio dell’altopiano del Fouta Djallon in cui svetta il monte Tamgué la cui cima raggiunge i 1.538 metri. La presenza di numerosi corsi d’acqua, con ampie portate e frequenti salti di quota, spiega l’elevato potenziale di sviluppo delle centrali idroelettriche la cui capacità stimata oscilla tra i 4.740 e i 6.000 MW, a seconda dell’entità degli investimenti dedicabili.
In questo senso la Diga di Garafiri rappresenta il primo sviluppo idroelettrico sul fiume Konkouré (nel 1954 la diga di Grandes Chutes venne realizzata sul piccolo affluente Samou), sulle cui rive nel 2015 e 2020 sono state inaugurate due centrali che raggiungono una capacità di 240 e 550 MW (a fronte dei 75MW della diga di Garafiri).
Grazie a tale investimento, dunque, il fiume è diventato - a dispetto della sua modesta lunghezza (misura poco più di 300 km) una significativa fonte di energia idroelettrica per il paese, che ancora nel 1999 registrava uno dei tassi di accesso all’energia elettrica più bassi del continente africano, con un modesto 16,40%, salito al 46,81% nel 2021.
Ciò beneficia in modo particolare le regioni di Kindia e Mamou, rispettivamente la quarta e l’ultima unità amministrativa per popolazione residente.
Complessivamente l’energia elettrica prodotta a Garafiri ha un bacino di utenza potenziale di 4.874.260 persone, pari a oltre un terzo della popolazione del paese, che nel 2024 ha superato i 14 milioni.
La produzione idroelettrica ha ampi margini di crescita: i dati dell’AFREC (African Energy Commission) del 2020 riportano che l’energia elettrica in Guinea deriva in larga parte da fonti termiche e idroelettriche, con queste ultime che nel 2019 rappresentavano il 17,42% dell’elettricità prodotta nel paese. Inoltre, grazie anche al largo utilizzo delle biomasse nella produzione di energia, nel 2021 il 65,53% del consumo di energia già proveniva da fonti rinnovabili.