Stai esplorando la Collezione:
Scopri le altre Collezioni del Museo
Edutainment
Edutainment
"Non si farà mai"
"Non si farà mai"
Fotografia
Fotografia
Cinema
Cinema
Successivo
Precedente

La parete di roccia

Karahnjukar 3840x1600
Stai esplorando la Collezione:
Scopri le altre Collezioni del Museo
Edutainment
Edutainment
"Non si farà mai"
"Non si farà mai"
Fotografia
Fotografia
Cinema
Cinema
Successivo
Precedente

IMPIANTO IDROELETTRICO DI KÁRAHNJÚKAR, ISLANDA

Situata a poco meno di 2.800 km dal Polo Nord, con una popolazione stimata nel 2025 in cirfca 398.266 abitanti e con una superficie di 103.500 km quadrati, l’Islanda è nota come la terra del ghiaccio e del fuoco, ricoperta per l’11% da ghiacciai e disseminata di 130 vulcani (attivi e inattivi).

Sugli altopiani nord-orientali, nella zona del monte Kárahnjúkar, a 300 km dalla capitale Reykjavik e circa 200 km dal Circolo Polare Artico, nel 2003-08 è stato completato l'impianto Idroelettrico di Kárahnjúkar: una diga in roccia, con paramento di monte in calcestruzzo, alta 193 metri.

Prima diga in rockfill (pietrame) europea, è la più alta in assoluto di tutti i Paesi nordici ed è tra le più alte al mondo nel suo genere. Raccoglie le acque di origine glaciale dal fiume Jökulsá nell’invaso di Haslòn, il più grande d’Islanda (2,1 miliardi di metri cubi), per inviarle a una centrale in sotterraneo attraverso una galleria lunga quasi 40 km.

Oltre a quest’ultima sono state scavate anche 3 gallerie di servizio, una galleria secondaria d’adduzione e una di drenaggio, per altri 16,6 km, con un totale di 2.300.000 metri cubi di materiale rimosso. Per mantenere la giusta traiettoria negli scavi senza bussola e Gps, il cui funzionamento a quelle latitudini è alterato dai fenomeni del magnetismo terrestre, sono stati eseguiti rilievi topografici per due anni due volte al giorno.

A proposito, a scoprire per primo i due poli magnetici terrestri fu lo scienziato francese Pierre Pelerin de Maricourt nel XIII secolo, li chiamò Polo Nord e Polo Sud (la loro formazione risale a circa 4 miliardi di anni fa).

GALLERY Karahnjukar 02
GALLERY Karahnjukar 04
GALLERY Karahnjukar 03
GALLERY Karahnjukar 01
GALLERY Karahnjukar 05
GALLERY Karahnjukar 07
GALLERY Karahnjukar 06
 BACKGROUND 2

L'OPERA E LA TECNICA

Periodo di costruzione: 2003 - 2008
193

METRI ALTEZZA DIGA

730

METRI LUNGHEZZA IN CRESTA

2.300.000

METRI CUBI SCAVI IN SOTTERRANEO

8.900.000

METRI CUBI RILEVATI DIGA IN ROCCIA

690

MW POTENZA INSTALLATA

CLIENTE

LANDSVIRKJUN (Ente Nazionale per l’Energia Elettrica dell’Islanda)

COSTRUTTORE

Salini Impregilo (oggi Gruppo Webuild)

I lavori per la realizzazione dell’Impianto Idroelettrico di Kárahnjúkar hanno rappresentato una titanica quanto ambiziosa sfida ingegneristica: costruire una centrale idroelettrica alimentata dal più grande ghiacciaio d’Europa, incanalando due fiumi glaciali in un tunnel sotterraneo di 40 km per produrre energia.

 BACKGROUND 2

APPROFONDIMENTI CULTURALI

LAPTOP Karahnjukar
BOX CINEMA Karahnjukar
 BACKGROUND 1
BENEFICI

Le buone collaborazioni

Il progetto per lo sfruttamento delle risorse idriche presenti nella zona del monte Kárahnjúkar è stato reso possibile dall’intesa tra il governo islandese e la multinazionale statunitense dell’alluminio Alcoa all’epoca attratta dall’economicità dei costi di approvvigionamento: l’energia elettrica in Islanda costava il 30% in meno che negli Stati Uniti, dove Alcoa ha mantenuto la maggior parte dei propri stabilimenti produttivi.

L’iniziativa è stata sancita dall’approvazione di un apposito referendum popolare.

L’impianto idroelettrico Kárahnjúkar ha una potenza installata di 690 MW e l’energia prodotta viene utilizzata da Alcoa per alimentare il più grande centro di produzione di alluminio islandese, che nello stabilimento di Reyðarfjörður, inaugurato nel 2017 e adiacente all’omonimo porto (già impiegato durante la Seconda guerra mondiale per la sua notevole profondità) consuma 4,6 milioni di megawattora all’anno, produce oltre 350.000 tonnellate di alluminio e occupa circa 800 persone includendo anche appaltatori e fornitori di servizi, cifra che lo rende il primo datore di lavoro industriale del paese.

Grazie all’insediamento di questo stabilimento, la popolazione locale che nei primi anni 2000 era crollata da 1.100 a 600 unità è tornata ai livelli precedenti e sta ora ricrescendo grazie allo sviluppo dell’indotto.

Potrebbe interessarti anche

Scopri altre opere

HERO DIGA DI XIAOLANGDI ZOOM
DIGA DI XIAOLANGDI, CINA
HERO PROGETTO IDROELETTRICO DI ROGUN ZOOM
PROGETTO IDROELETTRICO DI ROGUN, TAJIKISTAN
HERO DIGA DI RIDRACOLI ZOOM
DIGA DI RIDRACOLI, ITALIA
HERO DIGA DI GARAFIRI ZOOM
DIGA DI GARAFIRI, GUINEA
HERO DIGA DI AGARO ZOOM
DIGA DI AGARO, ITALIA
HERO DIGA DI LEGADADI ZOOM
GIBE HYDROELECTRIC PROJECTS (I - II - III), ETIOPIA
HERO DIGA DI LEGADADI ZOOM
DIGA DI LEGADADI, ETIOPIA
UluJelai 3840x1600
PROGETTO IDROELETTRICO ULU JELAI, MALESIA
HERO Tarbela ZOOM
CENTRALE IDROELETTRICA TARBELA, PAKISTAN
DigaKariba 3840x1600
IMPIANTO IDROELETTRICO DI KARIBA, ZIMBAWE
Yacireta 3840x1600
PROGETTO IDROELETTRICO YACIRETÁ, ARGENTINA
Sogamoso 3840x1600
PROGETTO IDROELETTRICO DI SOGAMOSO, COLOMBIA
HERO Gerd ZOOM
GRAND ETHIOPIAN RENAISSANCE DAM PROJECT (GERD), ETIOPIA
HERO ValDiLei ZOOM
DIGA VAL DI LEI, ITALIA
HERO Morasco ZOOM
DIGA DI MORASCO, ITALIA