Le risorse del Gigante buono

PROGETTO IDROELETTRICO YACIRETÁ, ARGENTINA
È lungo quasi 4.880 km, scorre tra Argentina, Brasile e Paraguay ed è l’ottavo fiume più lungo del mondo, secondo in Sudamerica solo al Rio delle Amazzoni. Si chiama Río Paranà, fornisce acqua potabile a 40 milioni di persone e copre un’imponente fetta del fabbisogno in termini di trasporti, energia elettrica, pesca e irrigazione. Su di esso viaggia il 95% delle merci da e per il Paraguay e il 70% di quelle dirette dall’Argentina all’Atlantico e da lì al mondo.
Chiamato da alcuni il «Gigante buono», da altri «Gigante bruno», deve il suo nome alla lingua Guaranì, dove Para-nà significa simile al mare, un nome che deve alla sua lunghezza e alla sua forza. Nonostante nei periodi di più grave siccità sia sceso a 6.200 metri cubi al secondo, ha infatti una portata d’acqua media di circa 17.300 metri cubi al secondo (la decima del pianeta).
E un fiume maestoso quanto il mare, non poteva che alimentare una delle dighe più lunghe del mondo, quella di Yaciretá: estesa per 70 km lungo il confine tra Argentina e Paraguay, a un’ottantina di km a valle della città di Encarnación e Posadas. La sua realizzazione fu decisa nel 1973 grazie a un accordo tra i due Stati, i lavori iniziarono nel 1983 per concludersi nel 1998, con dei ritardi «fisiologici» per una sfida ingegneristica di questa portata e per la necessità di salvaguardare ambiente, biodiversità e popolazione locale.
Con una superficie di 1.600 chilometri quadrati l'invaso della diga di Yaciretá ha una capacità di 21 miliardi di metri cubi.
La diga inizia sulla riva argentina, attraversa il braccio navigabile a valle delle rapide di Apipé, si sviluppa sull’isola di Yacyretá, attraversa il braccio Aña Cuá e prosegue sul territorio paraguaiano fino a San Cosme y Damián. Una chiusa accanto alla sponda argentina permette e facilita la navigazione del fiume.
Controllando e deviando il fiume, la diga ha inoltre permesso alla popolazione di implementarne gli altri utilizzi, dalla pesca al trasporto.
Divenuta negli anni un’attrazione turistica, questa incredibile infrastruttura ha portato a una riduzione annua di 265.000 tonnellate di emissioni di CO2 e segnato un capitolo fondamentale nella transizione del Paese verso fonti di energia rinnovabile. L’Argentina, quarto produttore mondiale di litio (senza il quale non potremmo ricaricare le batterie dei nostri device), punta a raggiungere il 20% del mix energetico entro il 2025. Stando ai report di fine 2024 la percentuale delle fonti rinnovabili è stimata al 17%, che rappresenta un significativo avanzamento rispetto ai livelli di partenza, ma non sufficiente al raggiungimento degli obiettivi prefissati.

L'OPERA E LA TECNICA
KM LUNGHEZZA DIGA
METRI CUBI BACINO
METRI CUBI SUPERFICIE INVASO
METRI CUBI SCAVI IN ROCCIA
METRI CUBI CALCESTRUZZO
MW POTENZA INSTALLATA
TONNELLATE ACCIAIO
GWh/ANNO PRODUZIONE MEDIA DI ENERGIA
PERSONE COINVOLTE NEI LAVORI
Entidad Binacional Yacyretá (EBY)
Impregilo (entrata nel Gruppo oggi Webuild) lead contractor delle 35 imprese del Consorzio Eriday U.T.E. (20%)
I lavori di realizzazione della diga Yaciretá furono affidati a 35 imprese unite nel Consorzio Eriday U.T.E. e guidate dall’italiana Impregilo confluita nel Gruppo oggi Webuild.

Yaciretá.
La più grande
diga del mondo
(Rubino Rubini, 1996)

APPROFONDIMENTI CULTURALI


Come imbrigliare a fin di bene uno dei fiumi più forti del mondo
Per la realizzazione dell’impianto idroelettrico di Yaciretá c’è stato un investimento di capitale importanza, dal momento che la nazione sudamericana nel 2023 ha consumato circa 676 TWh con una crescita del 36% dall’inizio del ventunesimo secolo, in buona misura imputabile agli ambiziosi obiettivi di estensione della copertura della rete nazionale: il paese albiceleste è stato uno dei primi dell'America Latina a garantire l'accesso universale all'elettricità, con un programma di successo nei mercati rurali che negli ultimi anni ha accelerato la connessione degli utenti più remoti.
Parimenti l’investimento nella produzione idroelettrica ha accelerato la transizione verso le rinnovabili, affiancando i progetti varati per sfruttare le ricche risorse solari ed eoliche.
Metà dell’energia idroelettrica argentina prodotta dall’ impianto Yacyretá