La sostenibilità è underground

METRO M4 MILANO, ITALIA
La Milano del futuro non si guarda solo a testa in su, contando i cento grattacieli che entro il 2030 scandiranno lo skyline più avveniristico d’Italia. La rivoluzione, si sa, parte sempre dal basso. E in questo caso da molto in basso. Per la precisione da 25 metri di profondità. È la media a cui viaggia sotto il livello stradale la M4, la nuova linea blu della metropolitana di Milano.
Lunga 15 km, con 21 stazioni, la nuova linea collega in 30 minuti Linate a San Cristoforo, tagliando la città, e il centro storico, da est a ovest; da Linate a San Babila il tempo di viaggio è di appena 12 minuti. La linea ha capacità di trasporto fino a 24.000 persone ogni ora (per senso di marcia), per una stima totale di 86 milioni di passeggeri all’anno. Con il completamento della M4, l’intera rete metropolitana di Milano ha raggiunto un’estensione di 104 km, la settima più grande d’Europa.
La realizzazione della M4 è stata una sfida ingegneristica per la quale sono stati impiegati 1 milione di metri cubi di calcestruzzo, 67.800 tonnellate di acciaio per cemento armato, 241.590 metri quadri di paratie e 172.841 metri cubi di conci prefabbricati per gallerie.
Il tratto centrale della M4 attraversa importanti luoghi storici, come la periferia della città romana con le mura di cinta, le basiliche paleocristiane e le aree cimiteriali. Durante i lavori sono stati temporaneamente trasferiti alcuni monumenti, tra cui un tratto di mura medievale, e sono emersi numerosi ritrovamenti archeologici, tra cui i resti del Ponte e della Pusterla dei Fabbri appartenenti al sistema difensivo medievale (stazione De Amicis).
La M4 è un’opera fondamentale per la mobilità di una città che con la sua area metropolitana produce, da sola, oltre il 10% del Pil nazionale, con una fortissima concentrazione di imprese lombarde, italiane e internazionali. È anche il più grande progetto di sostenibilità underground europeo, realizzato con cantieri sostenibili che hanno conservato 169 alberi, riducendo gli abbattimenti del 24% rispetto al progetto iniziale. Grazie alla linea blu, inoltre, Milano è diventata più verde, con 1.900 nuovi alberi piantati lungo il suo tracciato, 180.000 veicoli in meno al giorno e quindi 75.000 tonnellate di CO2 in meno ogni anno.

L'OPERA E LA TECNICA
PERSONE COINVOLTE
IMPRESE COINVOLTE NELLA FILIERA
METRI CUBI DI CEMENTO
TONNELLATE DI ACCIAIO PER CEMENTO ARMATO
METRI QUADRATI DI PARATIE
METRI CUBI DI SCAVO A CIELO APERTO
METRI CUBI DI TERRENO SCAVATO DALLE TBM
METRI CUBI DI CONCI PREFABBRICATI PER GALLERIE
Comune di Milano
Consorzio MM4, incaricato di realizzare l'opera e costituito da quattro società guidate dal Gruppo Webuild
La linea M4 di Milano unisce i due capolinea di Linate e San Cristoforo, attraversando il centro meneghino con due gallerie a binario singolo. Le sue 21 stazioni hanno diversi interscambi: l’aeroporto di Linate, la linea rossa M1 a San Babila, la linea verde M2 a Sant’Ambrogio, la linea gialla M3 a Sforza Policlinico e le ferrovie suburbane nelle stazioni Forlanini FS, Dateo e San Cristoforo.

APPROFONDIMENTI CULTURALI


L’impatto sull’ambiente, la qualità dell’aria e la salute dei milanesi
L’ultimo rapporto Legambiente dell’ottobre del 2022 ha evidenziato che la città di Milano, a dispetto dei grandi progressi compiuti nell’ultimo decennio, non rispetta ancora i valori soglia suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per quanto riguarda le polveri sottili PM10 (15 µg/m³) NO2 (biossido di azoto, 10 microgrammi/metro cubo), con riduzioni necessarie per raggiungere i livelli limite rispettivamente pari al 34% e al 40%.
Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), approvato dal Consiglio Comunale di Milano con la delibera n. 38 del 12 novembre 2018, ha definito le strategie e le linee guida per “soddisfare i bisogni di mobilità della popolazione, assicurare l’abbattimento dei livelli di inquinamento atmosferico e acustico, la riduzione dei consumi energetici, l’aumento dei livelli di sicurezza del trasporto e della circolazione stradale, la minimizzazione dell’uso individuale dell’auto privata e la moderazione del traffico, l’incremento della capacità di trasporto, l’aumento della percentuale di cittadini trasportati dai sistemi collettivi e la riduzione dei fenomeni di congestione nelle aree urbane”.
In questo contesto gioca un ruolo fondamentale l’operazione delle nuove linee M4 e M5, che potranno evitare 30 milioni di spostamenti automobilistici annui, far calare le emissioni del 2% e ridurre il consumo di combustibili fossili di circa 16 milioni di tonnellate.