Innovazione e tracce di antica storia

LINEA FERROVIARIA DEL SEMPIONE, ITALIA E SVIZZERA
I primi veicoli ad attraversare il Passo del Sempione furono i cannoni dell’esercito di Napoleone Bonaparte, che nel 1805 trasformò una vecchia mulattiera in una larga strada di una trentina di chilometri che correva dal Cantone Vallese all’Ossola, da Briga (in Svizzera) a Domodossola (in Piemonte), con un’altitudine massima di 2.000 metri e un dislivello di 1.033. In quell’anno Napoleone veniva incoronato sovrano del Regno d’Italia napoleonico, un territorio esteso tra l’Italia settentrionale e centro orientale, con Milano capitale.
La medesima strada tracciata da Napoleone sarà poi ammirata e attraversata nei decenni successivi da scrittori e personaggi come Charles Dickens, Hans Christian Andersen e Stendhal e Alexandre Dumas, Garibaldi e Cavour, finché, un centinaio di anni più tardi, nel 1905, alla presenza del Re d’Italia Vittorio Emanuele III e del Presidente della Confederazione Elvetica Ludwig Forrer, vi fu inaugurato il più avanguardistico traforo ferroviario dell’epoca: 19 chilometri da Iselle a Briga, che per 75 anni hanno mantenuto il primato di tunnel più lungo d’Europa. Un cantiere eccezionale celebrato nel 1906 alla grande Esposizione Internazionale di Milano per le innovative soluzioni ingegneristiche impiegate, come l’uso di motrici elettriche trifase con cui si ovviò ai rischi legati all’uso del vapore, e il primo utilizzo dei martelli pneumatici al posto dei picconi, che permisero a 3.000 minatori di avanzare di sette metri al giorno, realizzando due tunnel paralleli distanti diciassette metri, uniti da collegamenti trasversali ogni duecento metri.
Il crescente traffico rese immediatamente necessario un aggiornamento continuo della linea ferroviaria, che dal 1911 al 1951 vide la realizzazione di diversi interventi tra cui la costruzione di vari fabbricati di servizio nelle stazioni vicine a Milano, il potenziamento della linea, lo scavo della seconda galleria del traforo e della galleria artificiale paravalanghe di Gabbio Mollo, e anche interventi d’emergenza dopo la Seconda guerra mondiale, fino allo sgombero della frana caduta nel 1951 in località San Giovanni, che riversò sulla linea oltre 1 milione di metri cubi di detriti.
Ma questo importante Passo non è soltanto un tassello fondamentale delle nostre infrastrutture. Percorso già all’età della Pietra, apparso troppo ostico agli architetti dell’antica Roma, attraversato nei secoli da contrabbandieri, pellegrini, mercanti, mercenari, pastori e cercatori d’oro, lastricato nel XVII secolo e infine trasformato in strada e in ferrovia, conserva ancora oggi tutte le importanti tracce della sua antica storia.

L'OPERA E LA TECNICA
Ministero dei Trasporti, Ferrovie dello Stato, Distretto di Milano
Impresa Umberto Girola, poi confluita nel gruppo oggi Webuild
Il traforo del Sempione rappresenta la parte nevralgica della linea ferroviaria del Sempione; è stato completato nel 1905 e inaugurato l’anno successivo con una trazione a vapore divenendo immediatamente elemento fondamentale delle relazioni fra l'Italia e l’Europa.

APPROFONDIMENTI CULTURALI


Una ferrovia essenziale ai flussi commerciali Italia-Europa
L’aggiunta di un collegamento ferroviario, a integrazione del valico già presente e utilizzato da secoli per l’attraversamento delle Alpi Lepontine, permise di velocizzare i trasporti privati e commerciali transalpini e intensificare i flussi commerciali tra l’Italia e l’Europa settentrionale. Inoltre, grazie al traforo vennero notevolmente migliorati i collegamenti ferroviari tra Milano e Parigi e, attraverso la linea Torino-Santhià-Arona, quelli che univano il sud della Francia, la Liguria e il Piemonte, via Berna, ai cantoni svizzeri di lingua tedesca e alla Germania meridionale.
Con una percorrenza di oltre 250 convogli al giorno, la linea del Sempione è una tra le più importanti tratte ferroviarie tra la Svizzera e l’Italia, soprattutto per il trasporto merci: nel 2024 il 26 % del traffico merci internazionale su rotaia da e verso l’Italia si è sviluppato sul Corridoio Reno-Alpi . In particolare, le due linee ferroviarie commerciali afferenti al traforo del Sempione (Domodossola e Domo II) nel 2024 hanno registrato un transito totale di 14.139 treni.
A differenza del San Gottardo - l’altro principale valico ferroviario verso la Svizzera, il Sempione ha una funzione quasi esclusivamente commerciale, in quanto il modal share ferroviario (il rapporto tra il volume di merci trasportate tramite ferrovia e il volume totale delle merci trasportate tramite il valico) è prossimo al 100%: nel 2021, ultimo anno per cui sono disponibili le rilevazioni, è stato pari al 91,8%.
Le tonnellate transitate nel 2021 - 10milioni 442mila - corrispondono ai viaggi di 417.680 camion a pieno carico: mettendoli in fila uno dopo l’altro, ipotizzando una lunghezza media senza rimorchio di 12 metri, totalizzerebbero 5.012 km, una distanza superiore a quella che separa Gibilterra da Capo Nord (solo 4.373,2 km).