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L'opera e la tecnica: Linea ferroviaria del Sempione

Il traforo del Sempione rappresenta la parte nevralgica della linea ferroviaria del Sempione; è stato completato nel 1905 e inaugurato l’anno successivo con una trazione a vapore divenendo immediatamente elemento fondamentale delle relazioni fra l'Italia e l’Europa. Il continuo aumento del traffico passeggeri e merci ha richiesto presto un aggiornamento dell'infrastruttura. Dal 1911 l’impresa di Umberto Girola, poi confluita nel gruppo oggi Webuild, è stata incaricata di eseguire diversi progetti per la ricostruzione o l'ammodernamento della linea, con un rapporto di fiducia costantemente rinnovato dalle Ferrovie dello Stato. I primi incarichi si sono concentrati su vari fabbricati di servizio nell'ambito delle stazioni più vicine a Milano della linea ferroviaria mentre, nei primi anni Venti del secolo scorso, Girola fu coinvolta in alcuni dei lavori legati al potenziamento della linea, conseguenza dello scavo della seconda galleria del Traforo: l’ampliamento delle stazioni di Preglia e Varzo, i lavori di raddoppio di circa 20 km della linea fra Domodossola e Iselle e la realizzazione della galleria artificiale paravalanghe di Gabbio Mollo.

Dopo la Seconda guerra mondiale, l'azienda è stata incaricata dei lavori di ricostruzione delle tratte compromesse dagli eventi bellici, oltre che di adeguamenti resi necessari dal completamento dell'elettrificazione. Altri eventi, come nel caso dello sgombero della frana di 1 milione di m3 di volume che nel 1951 cadde sulla linea in località San Giovanni, hanno richiesto interventi di emergenza da parte di Girola.

Ancora oggi la linea del Sempione rappresenta uno dei cardini dei collegamenti ferroviari fra Milano, la Francia, la Svizzera e la Germania meridionale e viene utilizzata ogni giorno, tra gli altri, dai treni ad alta velocità Cisalpino.