Più veloci della luce! Vabbé, non proprio… Ma manca poco!

LINEA FERROVIARIA DIRETTISSIMA ROMA-FIRENZE, ITALIA
L’Italia in materia di alta velocità ha ben poco da invidiare ai Paesi più avanzati a livello internazionale, può infatti vantare uno tra i primi treni veloci (secondo le vecchie definizioni): l’ETR 200, elettrotreno del 1936, che il 20 luglio 1939 ha viaggiato da Firenze a Milano a una velocità media di 165 km/h sfiorando punte di 203 km/h. E non è tutto.
Italiana è anche la prima linea ad alta velocità realizzata in Europa: la Direttissima Roma-Firenze inaugurata il 24 febbraio 1977 (nel tratto Roma-Città della Pieve). Con l’inaugurazione delle tratte Città della Pieve-Arezzo (1985), Valdarno-Firenze (1986) e Arezzo-Valdarno (1992), si è poi completata la linea AV Roma-Firenze: 254 km percorribili in poco più di 1 ora a una velocità massima di 250 km/h.
Elettrificata, a doppio binario, pressoché rettilinea, priva di passaggi a livello, la nuova linea misura 61 km in meno di quella preesistente (315 km), che era derivata dall’unione di varie altre linee e che era lenta e tortuosa tanto da rendere urgente la necessità di rettificarne anse e curve già negli anni Trenta. Ma solo nel 1968-69, dopo varie vicissitudini, guerra inclusa, il nuovo progetto fu finalmente approvato e finanziato.
Tra il 1970 e il 1983, con i lotti I-V-VII, sono stati realizzati 100 km di tracciato, scavati 4 milioni di metri cubi di materiale, costruiti 2 ponti a 6 campate (sul Tevere), 14 viadotti e 14 gallerie. Tra queste la Galleria di Castiglione in Teverina (lunga 7.390 metri), prima galleria al mondo con sezione di scavo di circa 100 metri quadri scavata con una macchina combinata Robbins a scudo chiuso con un braccio escavatore a ferro di cavallo, che avanzava di 16,5 metri al giorno.
Per lunghezza è la quarta delle 30 gallerie della linea (che raggiungono complessivamente 77 km circa, oltre il 32% dell’intero tracciato). I tre maggiori viadotti sono invece quello di Orvieto (lungo 1.949 m, 69 campate), il Tevere II (lungo 1.333 m, 49 campate) e il Rio Torbido (lungo 950 m, 38 campate), tutti e tre realizzati con impalcati prefabbricati in calcestruzzo armato precompresso appoggiati sulle pile.
Oggi la linea fa parte dell’Asse 1 della Rete Ferroviaria Trans-Europea TEN-T e dal 2009 è collegata alla linea ad alta velocità Roma-Napoli, il che ne fa un asse strategico per l’Italia e l’Europa intera, sia nel trasporto merci sia in quello passeggeri.
Nel 2024 l’intera linea è stata inoltre dotata dell’Ertms, il più avanzato sistema di supervisione e controllo del distanziamento dei treni. Insomma, un pezzo di futuro in un territorio ricco di storia e strategico sin dai tempi antichi: dalla confederazione etrusca all’avvicendamento di Firenze e Roma capitali d’Italia. Un esempio? Le 104 opere d’arte nel tratto compreso tra le stazioni di Orte e Orvieto.

L'OPERA E LA TECNICA
KM PERCORSO
TEMPO DI PERCORRENZA
KM/h VELOCITA' MASSIMA D'ESERCIZIO
Scavi: 900.000 m³
Gallerie: 9
Viadotti: 14
Ponti: 2
Scavi: 2.700.000 m³
Volume rilevati: 4.900.000 m³
Calcestruzzo: 900.000 m³
Acciaio per c.a.: 52.500 t
Volume rilevati: 1.000.000 m³
Scavi: 400.000 m³
Volume rilevati: 1.600.000 m³
Calcestruzzo: 390.000 m³
Binari: 47.800 m
Gallerie: 5
Ministero dei Trasporti e della Aviazione Civile - Direzione Ferrovie dello Stato
Consorzio Sacop-Moviter-Girola Spa (Sacop e Moviter consociate Impresit)
La Direttissima Roma-Firenze è una linea ferroviaria elettrificata in corrente continua a 3kV; è a doppio binario “banalizzato”, ossia una linea che permette la circolazione dei treni nella stessa direzione su entrambi i binari mantenendo inalterate le prescrizioni alla circolazione dei treni.

APPROFONDIMENTI CULTURALI


Un’opera d’importanza fondamentale
La direttrice Milano-Napoli ha sempre rappresentato un tratto essenziale del traffico ferroviario italiano oltre ad essere l’arteria aorta della circolazione logistica tricolore. Nel secondo dopoguerra, infatti, circa il 30% del movimento nazionale di merci e di passeggeri ha transitato per questa tratta.
Tuttavia, a dispetto dei ripetuti interventi di ammodernamento, del raddoppio dell’asse binario occorso nel 1933 e dell'elettrificazione dell’intero itinerario, la linea che collegava Firenze e Roma rimaneva lenta, con velocità di punta che non superavano i 105 km/h.
Dunque, la costruzione della Direttissima è stata un’opera d’importanza fondamentale, dal momento che ha ridotto sia la durata dei tragitti sia la lunghezza del tragitto stesso (circa 60 km in meno). Nel tratto tra Firenze e Roma, infatti, la possibilità di impiegare nuovi elettrotreni con velocità d’esercizio crescenti ha contratto il tempo di percorrenza teorico al di sotto dell’ora, a fronte delle tre del secondo dopoguerra e delle oltre nove degli ultimi decenni del XIX secolo.
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