Acqua, dolce acqua

IMPIANTO DI DISSALAZIONE JEBEL ALI M, EMIRATI ARABI UNITI
Fondali bassi, scogliere coralline, oasi di palme da dattero, mercanti e pescatori di perle hanno fatto per secoli la fortuna di un incredibile territorio affacciato sul Golfo Persico, ben prima che petrolio, avveniristici grattacieli e resort da sogno lo trasformassero in epoca moderna nel più celebre, faraonico e gettonato tra gli Emirati Arabi: Dubai. Governato dall’emiro Mohammed bin Rashid Al Maktoum, con circa 3,96 milioni di abitanti e la maggior concentrazione di miliardari del Medioriente, è il secondo emirato per estensione dopo Abu Dhabi e ha una superficie totale di 4.114 km2, dove l’oro nero abbonda, ma l’acqua scarseggia.
Temperature medie estremamente elevate, scarsissime precipitazioni, risorse idriche naturali di acqua dolce quasi inesistenti non hanno però frenato l’impennata demografica e turistica della sua capitale, la città di Dubai: nel 2024 quasi 4 milioni di abitanti (il 90% in più della decade precedente) e 18,7 milioni di turisti.
E sapete perché?
Facile. Perché ci sono i dissalatori, fonti di energia pulita e sostenibile su cui i Paesi del Golfo pianificano investimenti miliardari.
L’acqua prodotta dai dissalatori è passata da 1 miliardo e 710 milioni di litri nel 2011 a 2 miliardi e 120 milioni nel 2022 solo negli Emirati Arabi Uniti, ed equivale al 42% del fabbisogno di acqua dello stato e al 14% della produzione mondiale. Un traguardo che si deve in gran parte all’impianto di Jebel Ali M, sulla costa del Golfo Persico a 30 km da Dubai, il più grande presente nei sette Emirati quando fu completato nel 2012. Jebel Ali M è stato nominato nel 2014 «Year Desalination Plant» dalla Global Water Awards.
Realizzato nel 2007-2012, il dissalatore di Jebel Ali M sta dando un grosso contributo al raggiungimento dei Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite per l’utilizzo responsabile delle risorse idriche, che a Dubai esistono persino sotto forma di vera neve e di vero ghiaccio.
Quindi se siete nel deserto e pattinando nel Dubai Ice Rink o sciando nella pista indoor più grande del mondo, vi verrà sete, non abbiate paura, l’acqua non mancherà.

L'OPERA E LA TECNICA
METRI CUBI/GIORNO CAPACITÀ
UNITÀ (17.5 MIGD)
MICROSIEMENS/CM QUALITÀ DISTILLATA
GRADI CENTIGRADI MAX TEMPERATURA ACQUA SALINA
PERFORMANCE RATIO
DEWA, Dubai Electricity & Water Authority
Fisia Italimpianti società del Gruppo Webuild
2014 nomination “Year Desalination Plant” by Global Water Awards
L’impianto di Jebel Ali M è tra le icone del settore della dissalazione.
I lavori per la realizzazione sono stati affidati a Fisia Italimpianti, società del Gruppo Webuild.

APPROFONDIMENTI CULTURALI


L’incidenza significativa dell’acqua desalinizzata
Negli Emirati Arabi Uniti - come detto - la quantità d’acqua prodotta negli impianti di desalinizzazione tra il 2011 e il 2022 è cresciuta di circa il 20%: ma è stato un incremento meno significativo di quello registrato in Arabia Saudita dove nel medesimo lasso temporale l'aumento è stato di oltre il 45% arrivando a toccare i 2 miliardi e 140 milioni di litri nel 2022.
Infatti, l’acqua estratta dal sottosuolo in Arabia Saudita ammontava ad appena 23 miliardi 380 milioni di litri nel 2022, mentre quella proveniente dalle fonti superficiali ammonta a circa il 4%. Gli Emirati Arabi Uniti, inoltre, non importano acqua da paesi terzi e dunque l’incidenza della desalinizzata sul totale è estremamente significativa, soprattutto nelle zone desertiche in cui si trova Dubai, che sono lontane da sorgenti e corsi d’acqua.
Questi dati - come dicevamo - dipendono sia dalla penuria delle risorse naturali sia dalla brusca crescita demografica registrata negli ultimi decenni. Come per gli altri paesi mediorientali, il tasso di crescita demografico è stato e continua a essere estremamente alto, assottigliando le riserve idriche pro capite e assolute.