USA: acqua pura in Capitale

ANACOSTIA RIVER TUNNEL, USA
Concepita da subito come una città moderna ed efficiente, progettata dall’architetto e urbanista francese Pierre Charles l’Enfant, Washington è dal 2010 al centro di un grande programma di modernizzazione, uno dei più avveniristici e complessi progetti dedicati alla gestione e al contenimento delle acque fluviali: il DC Waters Clean River, 20 anni di lavori e 2,6 miliardi di dollari per ridurre inquinamento e straripamento delle acque del fiume Potomac e dei suoi affluenti, il Rock Creek e l’Anacostia.
Un’operazione su larga scala per controllare gli scarichi e catturare e purificare l’acqua prima che raggiunga i tre corsi fluviali, salvaguardando popolazione, ecosistema e fauna selvatica.
Un importante tassello del programma - il cui perno è il Northeast Boundary Tunnel - è l’Anacostia River Tunnel. Lungo 3,8 km si sviluppa in gran parte sotto le acque del fiume, con 6 pozzi di captazione delle acque (da 9 a 22 metri di diametro e 30 metri di profondità), 3 gallerie di collegamento (da 1,4 e 3 metri di diametro) e varie opere in calcestruzzo tra cui 5 camere di aerazione e controllo dei gas; il tutto costruito e messo a regime nel 2013-18.
Una sfida ingegneristica che ha utilizzato tecnologie altamente innovative, tra cui guarnizioni di nuova generazione e conci rinforzati con fibre, al loro primo utilizzo negli Stati Uniti.
Nella realizzazione dell’Anacostia River Tunnel sono stati coinvolti geologi, ingegneri geotecnici, sommozzatori e specialisti di medicina iperbarica: un’opera davvero complessa e tecnologicamente avanzata che ha vinto premi come il Sustainability Iniziative of the Year nel 2017 ed ENR Global Best Project Award nel 2018.
E sapete perché? Perché grazie all’Anacostia River Tunnel il pericolo di inondazione si è ridotto dell’86%, mentre il volume di acque piovane e reflue non trattate è sceso del 98%.

L'OPERA E LA TECNICA
KM DI TUNNEL
POZZI
GALLERIE
DC WASA - District of Columbia Water and Sewer Authority
Joint venture Salini Impregilo (oggi Gruppo Webuild), SA Healy e Gruppo Parsons
Sustainability Iniziative of the Year (2017), assegnato dall’International Tunnelling and Underground Space Association (ITA-AITES).
Award of Merit (2018), assegnato da ENR Global Best Project Award
Nel giugno 2013 una joint venture guidata da Salini Impregilo (poi confluita nel Gruppo oggi Webuild) ha iniziato i lavori per la costruzione dell’Anacostia River Tunnel principalmente sviluppato sotto il letto del fiume Anacostia, a una profondità variabile tra i 15 e i 48 metri, sotto una linea ferroviaria, una linea metropolitana e un’autostrada.

APPROFONDIMENTI CULTURALI


L’ultimo doppio miglio
La principale autorità idrica del District of Columbia, appunto la DC Water, ha reso noto che l'Anacostia River Tunnel ha impedito a più di 17 miliardi di litri di materiale proveniente dalla rete fognaria dell’area metropolitana (in cui vivono più di 6,30 milioni di persone) e a 900 tonnellate di rifiuti solidi di confluire nel fiume nel suo primo anno di funzionamento.
In una zona acquitrinosa, con elevate precipitazioni medie, falde superficiali e storicamente soggetta a rovinose inondazioni, questo sistema insomma ha evitato che, il 90% dei rifiuti e dei liquami confluisse nelle acque dolci del fiume Anacostia, superando le aspettative più ottimistiche, tarate su un anno di precipitazione medie.
Grazie alla segregazione delle acque bianche e nere e alla captazione di quelle meteoriche negli ultimi dieci anni la qualità dell’acqua dell’Anacostia è migliorata considerevolmente sino al raggiungimento del primo voto positivo conseguito nella State of the River Report Card nel 2018.
Pericolo inondazioni
Volume acque piovane e reflue non trattate
Rifiuti e liquami in Anacostia River
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