L'opera e la tecnica: stadio di Milano "G. Meazza", Italia
Il progetto di ammodernamento e ampliamento dello Stadio Giuseppe Meazza a Milano fu firmato dagli architetti Giancarlo Ragazzi, Enrico Hoffer e dall'ingegnere Leo Finzi, che idearono sostegni autonomi disposti attorno allo stadio esistente, su cui poter appoggiare il nuovo terzo anello.
Le criticità dei lavori per un progetto ambizioso, che richiedeva l’intervento su una struttura già esistente, furono aggravate dai tempi strettissimi di consegna dell’opera per poter ottenere l’approvazione dagli organismi della Fifa e poter ospitare l’imminente competizione dei Mondiali di calcio del 1990 e dalla necessità di non interferire con lo svolgimento delle attività sportive delle squadre milanesi che continuarono a giocare le partite casalinghe a San Siro per tutta la durata dei lavori.
Le operazioni relative alla costruzione delle undici torri in cemento armato e dello scheletro in acciaio della copertura furono organizzate all’interno di cantieri indipendenti dall’impianto esistente. Quando le quattro torri di appoggio furono completate, vennero portate in quota e fissate le travi portanti della struttura di copertura.
Contemporaneamente si intervenne anche sullo stadio esistente, con un risanamento strutturale del secondo anello, la posa dei seggiolini colorati su tutte le gradinate, l’ammodernamento dei servizi igienici e di tutta l’impiantistica, la ristrutturazione delle tribune e la riqualificazione delle zone a bordo campo e, nella parte esterna, il rifacimento delle biglietterie e la costruzione di una nuova recinzione con i tornelli di ingresso.
Il 25 aprile 1990 il nuovo stadio San Siro fu inaugurato in occasione della finale di ritorno di Coppa Italia.