L'opera e la tecnica: Ponte sul Danubio a Brăila
Il Ponte sul Danubio a Brăila è un’opera complessa e sostenibile. Il progetto ambizioso, la conformazione del suolo e la medio-sismicità dell’area hanno richiesto l’adozione di tecniche costruttive speciali, come pali di grande diametro per le fondazioni, lo scavo di pozzi estesi e profondi, oltre a impianti innovativi per l’estrazione di acqua dalle falde sotterranee.
Per le fondazioni è stato necessario ricorrere alla costruzione di blocchi di ancoraggio con diametro di 47 m e profondità di 31 m, dimensioni simili solo a quelle dei grandi ponti come l’Akashi in Giappone, il secondo ponte sospeso più grande al mondo.
Attenzione massima è stata riposta nel calcestruzzo utilizzato, tanto da assicurare al ponte il Premio AICAP, che promuove l’eccellenza italiana nell’utilizzo di calcestruzzo strutturale. Il diploma di eccellenza è stato consegnato nel 2022 proprio dall’Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e Precompresso che ha riconosciuto la complessità nella costruzione delle altissime torri.
Per l’assemblaggio dei 18.000 fili d’acciaio intrecciati di cui sono fatti i cavi principali che sorreggono l’impalcato hanno lavorato per quattro mesi 150 persone delle 1.350 coinvolte complessivamente nella costruzione dell’opera.