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Cinema, musica, fotografia: la metro che ispira gli artisti

Cinema

Tra le stazioni fantasma della metropolitana di Parigi ce n’è una dedicata alle riprese cinematografiche.

È la Porte de Lilas-Cinéma, la potete riconoscere in alcune scene de 'Il favoloso mondo di Amélie': lei cammina per la stazione Abesses - nella scena in cui da un grammofono si sente il brano 'Si tu n’etais pas là' - che nella narrazione è la più vicina a casa sua ma in realtà è stata girata proprio a Porte de Lilas-Cinéma. D’altronde, con tutti i film e le pubblicità che vengono girati a Parigi, se ogni volta si dovesse fermare la metro sarebbe una bella catastrofe!

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Nel film “Il favoloso mondo di Amélie” la protagonista cammina per la stazione di Abesses ma in realtà questa scena è stata girata a Porte de Lilas-Cinéma che è la stazione della metropolitana di Parigi dedicata alle riprese cinematografiche.

Musica 

Anche la grande Édith Piaf ha dedicato una canzone al sottosuolo - sempre in movimento - della città: 'Le métro de Paris'. E siccome l’arte può riscrivere qualunque cosa, in questo splendido pezzo la metro dal “passeggiare sotto Parigi” a un certo punto “si alza lentamente e poi vola via sui tetti”.
Ascoltiamola insieme 

Fotografia

JR è uno degli artisti più acclamati al mondo ed è noto per avere trovato la sintesi perfetta tra fotografia e arte urbana: per lui sono un unico lessico. Per fare alcuni esempi, nel 2004 ha fotografato le rivolte scoppiate nelle Banlieues e ha creato il suo primo grande progetto pubblico, incollando in giro per la città grandi stampe dei volti catturati. Due anni più tardi crea 'Portrait of a Generation', ritratti di “teppisti” suburbani, e tappezza i quartieri più ricchi di Parigi delle facce della controcultura.

I suoi progetti di paste up però sono moltissimi, da 'Face 2 Face', con il quale mette a confronto israeliani e palestinesi con gigantografie, o 'Women are Heros', con il quale immortala i volti di donne incontrate fotografate in Kenya, Brasile, India e Cambogia. Donne che sono le prime vittime delle guerre e delle violenze, ma che resistono con grande dignità.

Questi volti giganti sono un monito e un messaggio di speranza allo stesso tempo. E ancora il progetto in collaborazione con il New York City Ballet, quando ha usato il linguaggio della danza per raccontare la sua visione delle rivolte nel quartiere di Clichy-Montfermeil; JR realizzerà il design della stazione di Clichy-Montfermeil. Anche il lavoro fatto nell’ospedale abbandonato di Ellis Island, un luogo significativo e iconico nella storia dell'immigrazione, dove ha girato il cortometraggio Ellis, con Robert De Niro. Nel 2016, con le sue fotografie applicate, ha addirittura fatto sparire la Piramide del Louvre.

Perché vi raccontiamo questa storia? Beh, JR è nato nel 1983 a Parigi. È cresciuto con il mito della street art e quando faceva graffiti il suo nome era Face3.

Nel 2001 succede una cosa che gli cambia la vita: trova proprio nella metropolitana di Parigi una macchina fotografica. Qualcuno l’aveva persa, o dimenticata. Del proprietario nessuna traccia. Diventa sua e questo è l’inizio di una grande storia.