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"Non si farà mai"
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L'opera e la tecnica: Napoli Afragola stazione ferroviaria alta velocità, Italia

Sono state 550 le maestranze, che senza mai interrompere la linea, hanno dato corpo al sinuoso gioco di luci, ombre e volumi pensato dall’archi-star Zaha Hadid per avvolgere i viaggiatori e cucire il territorio tagliato dai binari.

È la geometria stessa a scandire spazio e percorsi di questa struttura, alta 9 metri, simile a una lettera S. Materiali e tecnologie sono stati scelti in base alla sua forma, le casseforme realizzate ad hoc per modellare pareti curve a facciavista.

Il pavimento è in resina antiscivolo, la luce solare è filtrata da pannelli fotovoltaici, che alimentano in parte 200 km di cavi elettrici, e diffusa da grandi vetrate (6.400 metri quadrati), sostenute da pareti d’acciaio (8.800 tonnellate) e calcestruzzo (34.000 metri cubi) che insieme compongono una specie di ponte, un corpo unico di 500x40 metri, con una campata di circa 30 metri, dove si integrano pareti opache e trasparenti rivestite di Corian® (20.665 metri quadrati).

In tutto 31.018 metri quadrati di superficie interna, 8.783 metri quadrati di aree commerciali, 1.346 parcheggi, 15 stalli autobus e 73 stalli taxi. Una sfida architettonica e ingegneristica per le forme davvero inconsuete, realizzata e con un bassissimo impatto ambientale, oltre ai pannelli fotovoltaici (20.000 metri quadrati), ventilazione combinata e sistemi integrati di raffreddamento e riscaldamento riducono al minimo il fabbisogno energetico, in uno snodo che serve fino a 32.700 passeggeri al giorno, con un bacino di utenza di 3 milioni di persone.