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"Non si farà mai"
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L'opera e la tecnica: Linea ferroviaria AV/AC Bologna - Firenze, Italia

Il progetto ha rappresentato un quadruplicamento ad alta velocità della rete e del sistema ferroviario italiano.

Per dimensioni, difficoltà tecniche e organizzative, dispiego di mezzi e risorse umane nonché per le caratteristiche orografiche e idrogeologiche dell’Appennino Tosco-Emiliano da attraversare, la tratta alta velocità e alta capacità Bologna-Firenze è stata una sfida ingegneristica di grande rilevanza per il nostro paese e uno dei più importanti progetti in Europa.

I lavori, affidati a un consorzio guidato da Salini Impregilo, poi parte del Gruppo oggi Webuild, sono iniziati nel 1996 e hanno richiesto l’apertura di 22 cantieri in cui hanno lavorato complessivamente più di 2.000 persone.

Le opere hanno riguardato 79 km di tratta, di cui 72 km di gallerie naturali e 1,8 di gallerie artificiali, completati da 6 viadotti - con lunghezze variabili tra 60 e 637 metri - in cemento armato o misti (calcestruzzo–acciaio) e corrispettive fondazioni su pali. Per la realizzazione della Bologna-Firenze sono stati complessivamente scavati 9.920.000 m³ di materiale e utilizzati 3.640.000 m³ di calcestruzzo e 30.000 tonnellate di acciaio.

Tra le gallerie, le più impegnative sono state la Raticosa, la Firenzuola e la Galleria di Vaglia. Quest’ultima, con una lunghezza di 18.713 metri, è diventata al completamento dell’opera la più lunga galleria ferroviaria su territorio italiano, superando la storica galleria dell’Appennino (posta sulla Direttissima, l’altra linea ferroviaria che collega direttamente Bologna e Firenze) che deteneva questo record dal lontano 1934.

La galleria di Vaglia è comunque destinata a perdere il primato in favore della galleria principale del Terzo Valico dei Giovi, lunga poco più di 27 km. Nella lista delle gallerie più lunghe del mondo, la galleria di Vaglia occupa il quindicesimo posto.

Gli altri lavori eseguiti hanno riguardato la realizzazione di un cunicolo di prospezione geologica e di servizio, di diametro 5,50 metri e lunghezza 1.587 metri (scavato con metodo tradizionale), il rilevato del corpo ferroviario con movimenti di terra comprendenti interventi di bonifica dei terreni di fondazione, l’armamento ferroviario e gli impianti di trazione elettrica, di segnalamento, di telefonia, di illuminazione, telecomando e sicurezza e di forza motrice.