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L'opera e la tecnica: Grand Ethiopian Renaissance Dam Project, Etiopia

Per la realizzazione di questo grande progetto sono nati due grandi cantieri in una zona remota dove non c’erano strade. Le prime attività sono state dunque la costruzione di una nuova viabilità, di un aeroporto per i collegamenti con la capitale, di un ponte che per unire le due sponde del Nilo Azzurro e di un villaggio con alloggi per 15.000 persone.

I lavori di realizzazione del Grand Ethiopian Renaissance Dam Project sono stati caratterizzati da due elementi molto sfidanti: le imponenti dimensioni dell’opera e del fiume. 

È stato progettato un sistema di deviazione per spostare il corso del Nilo Azzurro da una sponda all’altra, a seconda delle necessità, attraverso opere provvisorie di derivazione e reindirizzamento con rilascio controllato delle acque turbinate a valle.

Contestualmente sono iniziati gli scavi per dare stabilità alla diga principale e per conferirle la geometria adatta. Infine, si è proceduto alla costruzione della diga principale, delle due centrali idroelettriche, della diga secondaria di chiusura e degli sfioratori per lo scarico della portata di piena dell’acqua.

Per il calcestruzzo rullato compattato, con cui è stata realizzata la diga principale, è stata condotta una ricerca nei laboratori interni del progetto in collaborazione con esperti internazionali che ha permesso la creazione di una miscela caratterizzata da tempi di presa prolungati e prestazioni meccaniche superiori. 

Altro elemento di innovazione che contraddistingue GERD si trova nella rete di gallerie all’interno della diga principale che rileva in tempo reale parametri chiave, tra cui pressione idrostatica e livelli dell’invaso; integrità delle giunzioni dei blocchi in calcestruzzo; spostamenti millimetrici della struttura; prestazioni delle turbine e degli organi meccanici. Il monitoraggio viene effettuato mediante una rete di sensori e strumenti di precisione (tra cui pendula ad alta sensibilità) che sono disposti dalla sommità alla base della diga. Questi dispositivi misurano e registrano ogni variazione degli assetti strutturali, garantendo una visione costante delle condizioni operative. Tutti i dati acquisiti confluiscono in un database centralizzato ospitato nel centro di comando situato presso la base della diga sulla riva destra. Qui vengono analizzati in tempo reale per supportare attività di manutenzione predittiva e garantire la massima affidabilità operativa.