L'opera e la tecnica: Nuovo Canale di Panama
I lavori di espansione del Canale sono iniziati nell’agosto del 2009. Per la tipologia di intervento, che copre la maggior parte dei campi di applicazione dell’ingegneria, sono stati necessari lavori di straordinaria complessità che hanno richiesto alte competenze tecniche e un impegno colossale che ha portato a lavorare nel cantiere fino a 10.000 persone da oltre trenta nazioni.
Sono stati realizzati in contemporanea due nuovi set di chiuse, uno sul versante Atlantico e uno su quello Pacifico, a colmare il dislivello di altezza di 27 metri tra gli oceani e il lago Gatún che rende possibile la traversata all’interno del territorio di Panama.
Ogni set di chiuse è composto da tre camere (upper, middle e lower).
La prima differenza rispetto alle chiuse esistenti è stata dettata dalle dimensioni per ospitare le nuove Neo-Panamax: ogni camera misura 427 metri in lunghezza, 55 metri in larghezza e 18, 3 metri di profondità, contro i 305 metri di lunghezza, 33 di larghezza e 12,8 di profondità di quelle esistenti.
La seconda differenza è l’introduzione di un sistema innovativo di chiuse. Dal sistema tipicamente vinciano si è passato a gigantesche paratoie scorrevoli e ai Water Saving Basins, tre bacini ausiliari che permettono di convogliare, recuperare e riutilizzare l’acqua del lago Gatún necessaria per l’innalzamento delle navi, evitando fino al 60% di dispersione idrica della stessa negli oceani.
Le paratoie sono complessivamente 16, otto sul versante Pacifico e otto su quello Atlantico; pesano tra 2.500 e 4.000 tonnellate, sono alte fino a 33 metri, lunghe circa 58 metri e larghe 10 metri.
Sono state progettate e costruite in Italia e trasportate attraverso imponenti navi da Trieste a Panama e poi su chiatte fino al Canale. Il posizionamento all’interno del set di chiuse è avvenuto grazie a speciali carrelli su gomma, definiti in gergo millepiedi, che hanno permesso di collocarle nelle sedi definitive attraverso manovre molto delicate.
Le nuove paratoie sono previste sempre in coppia, una per lo svolgimento delle operazioni e l’altra di sicurezza in caso di manutenzione, attività che nelle vecchie chiuse obbligava all’interruzione della traversata.
Il movimento di apertura e chiusura delle paratoie è un capolavoro di ingegneria concentrato in un movimento di otto minuti.
I lavori di quella che è stata definita l’Ottava meraviglia del mondo moderno dall’American Society of Civil Engineers (associazione professionale fondata nel 1852 per rappresentare i membri della professione di ingegneria civile di tutto il mondo) sono terminati nel 2016.