Dalle Alpi alle Isole: il tracciato dell’unità nazionale
Si chiama Autostrada del Sole, o più semplicemente Autosole, in omaggio a Napoli, città del sole e suo punto di arrivo, ma avrebbe dovuto chiamarsi Autostrada d’Italia. A proporre il nome, con cui tutti oggi la chiamiamo, fu l’allora direttore generale della SISI - Società Iniziative Stradali Italiane), che oltre a conoscere alla perfezione l’intero percorso, aveva ben chiaro il grande e lungimirante obiettivo di unificare attraverso essa il nord e il sud del Paese, contribuendo a sanare un divario economico e sociale allora molto netto.
L’Autostrada del Sole è stata infatti una delle più grandi opere di ammodernamento per l’intero Paese, ha consentito di velocizzare il trasporto merci aumentando i consumi e diminuendo i prezzi, diffondendo benessere. Si è passati dai due giorni di viaggio necessari negli anni Cinquanta per raggiungere Napoli da Milano (conti fatti sul totale dei Comuni da attraversare) alle sole otto ore di percorrenza dell’autostrada. È davvero impossibile immaginare l’Italia oggi senza questa arteria fondamentale del sistema Paese, dove circolano dalle Alpi alle isole 60 milioni di veicoli all’anno, contro i 5,31 milioni del 1956.
Per celebrare la più grande impresa del boom economico targato made in Italy, a 50 anni dalla sua inaugurazione, la Rai ha prodotto e trasmesso nel 2014 la miniserie «La strada dritta», diretta da Carmine Elia tratta dall'omonimo romanzo pubblicato con Mondadori nel 2011 da Francesco Pinto, regista e dirigente Rai, direttore di rete di Rai 3 e Responsabile Centro di Produzione Televisiva di Napoli.
Nel video di seguito - registrato durate una conferenza organizzata dall’Università Federico II di Napoli - potete vedere un filmato d’epoca sui lavori della A1 e un accurato intervento dello stesso Pinto sulla costruzione dell’opera e sugli uomini che l’hanno realizzata.

La strada dritta
(Conferenza di Francesco Pinto)