Un pessimo senso dell’umorismo
L’impianto Northeast Boundary Tunnel include anche un sistema di monitoraggio wireless per intervenire tempestivamente in caso di rischio e pericolo, in una zona il cui bacino di utenti equivale a 711.570 persone. Tra queste anche il presidente degli Stati Uniti, che insieme allo staff e agli ospiti della Casa Bianca (132 stanze e 35 bagni), può dormire sonni asciutti e tranquilli, almeno per quanto riguarda l’efficientamento idrico. Ve lo immaginate un bagno che straripa e intacca i presidenziali piedi dell’uomo più potente del mondo? In realtà siamo arrivati fin qui perché non vedevamo l’ora di raccontarvi una storia.
Conoscete tutti l’opera "America" di Maurizio Cattelan: un water d’oro a 18 carati pensato per essere installato nei bagni del Guggenheim Museum di New York, dove i visitatori potevano usarlo davvero. Era salito alla ribalta delle cronache perché nel 2019 alcuni ladri si introdussero di notte al museo di Blenheim Palace a Oxford, luogo di nascita di Churchill poi divenuto spazio espositivo che in quei giorni ospitava l’opera, e la rubarono. La storia che vogliamo raccontarvi però risale a qualche anno prima: quando nel 2017 l'allora neoeletto presidente Donald Trump entrò alla Casa Bianca, dato che è prassi che i presidenti chiedano in prestito opere d’arte ai grandi musei per la Sala Ovale, chiese al Guggenheim un Van Gogh. Si sentì rispondere che il museo era disponibile a prestargli invece quel water d’oro che forse un po’ sfotteva gli Stati Uniti. Naturalmente il tycoon, non certo famoso per il senso dell’ironia, rifiutò legandosela al dito.

Si sentì rispondere che il museo era disponibile a prestargli invece il water d’oro dal titolo “America” dell’artista Maurizio Cattelan.